Il nuovo intellettuale

Quaderno 4 (XIII)
§ (72)

Il tipo tradizionale dell’intellettuale: il letterato, il filosofo, il poeta. Perciò il giornalista volgare, che crede di essere letterato, filosofo, artista, crede di essere il «vero» intellettuale.

Nel mondo moderno, l’educazione tecnica, implicitamente legata al lavoro industriale anche più primitivo (manovale), forma la base del «nuovo intellettuale»: è su questa base che bisogna lavorare per sviluppare il «nuovo intellettualismo». Questa è stata la linea dell’«Ordine Nuovo» (ricordare lo spunto per il capitolo «Passato e presente»). L’avvocato, l’impiegato, sono il tipo corrente d’intellettuale, che si crede investito di una grande dignità sociale: il suo modo di essere è l’«eloquenza» motrice degli affetti. Nuovo intellettuale-costruttore, organizzatore, «persuasore permanente» e pure superiore allo spirito astratto matematico: dalla tecnica-lavoro giunge alla tecnica-scienza e alla concezione «umanistico-storica», senza la quale si rimane «specialista» e non si diventa «dirigente» (specialista della politica).

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