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Archivi tag: romanzo d’appendice
Derivazioni culturali del romanzo di appendice
Quaderno 21 (XVII) § (14) È da vedere il fascicolo della «Cultura» dedicato a Dostojevskij nel 1931. Vladimiro Pozner in un articolo sostiene giustamente che i romanzi di Dostojevskij sono derivati culturalmente dai romanzi di appendice tipo E. Sue ecc. … Continua a leggere
Pubblicato in Letteratura popolare, Quaderno 21
Contrassegnato azioni drammatiche, azioni psicologiche, Balzac Honoré de, Benedetto L.F., correnti culturali, cultura, derivazioni culturali, Dickens Charles, Dostojevskij Fëdor, Elliot George, espressione lirica, espressione meccanica, gradi di cultura, gruppi sociali, Hartland Reginald W., Hugo Victor, ideologia generale, ideologie, interessi morali, intrigo sensazionale, Leonardo, letteratura romantica, manifestazioni letterarie, Mercure de France, motivi morali, Moufflet André, N.R.F., persone di cultura, popolo, Pozner Vladimiro, Praz Mario, prima lettura, questione storico-letteraria, Radcliffe Anne, Rivière jacques, romanzo d'appendice, Scott Walter, sensibilità, Servais Étienne, Sue Eugène, Walpole Horace
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Romanzi polizieschi
Quaderno 21 (XVII) § (13) È da vedere il libro di Henry Jagot: Vidocq, ed. Berger-Levrault, Parigi, 1930. Vidocq ha dato lo spunto al Vautrin di Balzac e ad Alessandro Dumas (lo si ritrova anche un po’ nel Jean Valjean dell’Hugo … Continua a leggere
Pubblicato in Letteratura popolare, Quaderno 21
Contrassegnato atmosfera caricaturale, attività economico-pratica, avventure probabili, Balzac Honoré de, Burzio Filippo, catastrofi storiche, cattolicesimo, certezza di vita, ceti intellettuali, Chesterton Gilbert Keith, civiltà, classi intellettuali, classi medie, clero romano, complicate macchine psicologiche, Conan Doyle Arthur, condizioni di vita, confessione, crisi storiche, decadenza della fede, deduzioni, dirigenti, disciplina sociale, don Chisciotte, dramma, Dumas Alessandro, elementi culturali, elementi di ordine fisiologico, elementi di ordine intellettuale, elemento artistico, emozione estetica, esistenza razionale, esistenza razionalizzata, fortuna del romanzo poliziesco, Gale Gabriel, godimento della bellezza, guida spirituale, gusto artistico, Hugo Victor, induzioni, inquietudine occidentale, interpretazione degli attori, interpretazione del regista, Italia Letteraria, Jacot Henry, la Stampa, letteratura, letteratura d'arte, letteratura non-artistica, letteratura popolare, lotto, Luigi Filippo, meccanicità, mito dell'avventura, mondo terreno, mortificazione dell'avventura, Napoleone, natura umana, non prevedibilità del domani, novella poliziesca, opera letteraria, oppio della miseria, organizzazione esistente, origine psicologica, Orlando Furioso, padre Brown, Pégaso, poema cavalleresco, poesia, poeta-poliziotto, polizia statale, precarietà, prima lettura, proprietà privata, psicologia positivistica, ragioni artistiche, ragioni culturali, ragioni morali, ragioni politiche, ragioni politico-morali, ragioni pratiche, religione, ricerca della bellezza, Rocambole, romanzi polizieschi, romanzo d'appendice, Sancho Panza, scena, scientismo, snobismo, Sorani, standardizzazione, superuomo, taylorismo, teatro, testo letterario, tifo sportivo, umanità, Valjean Jean, Vautrin, Vidocq, vita moderna, vita quotidiana
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Emilio De Marchi
Quaderno 21 (XVII) § (11) Perché il De Marchi, nonostante che in parecchi suoi libri ci siano molti elementi di popolarità, non è stato e non è molto letto? Rileggerlo e analizzare questi elementi, specialmente in Giacomo l’idealista. (Sul De Marchi … Continua a leggere
Pubblicato in Letteratura popolare, Quaderno 21
Contrassegnato cultura, De Marchi Emilio, Pompeati Arturo, romanzo d'appendice
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Concetto di «nazionale-popolare»
Quaderno 21 (XVII) § (5) In una nota della «Critica Fascista» del 1° agosto 1930 si lamenta che due grandi quotidiani, uno di Roma e l’altro di Napoli, abbiano iniziato la pubblicazione in appendice di questi romanzi: Il conte di Montecristo … Continua a leggere
Pubblicato in Letteratura popolare, Quaderno 21
Contrassegnato Abissinia, America, Ansaldo Giovanni, antinazionale, apologetica gesuitica, articolazione, astronomi, astronomia, attività intellettuale, autori, Béranger, belle lettere, Bianchi Michele, Bonghi Ruggero, capacità logica d'intuizione, cardinal Massaja, Caro Annibal, casta, cattolici, chansonnier, classe colta, classi popolari, compito storico, concezione del mondo, conclusioni realistiche, contadino pugliese, contadino siciliano, Controriforma, coscienza morale del popolo-nazione, Critica fascista, cronaca dei fatti diversi, cultura laica, cultura nazionale-popolare, D'Annunzio Gabriele, dovere mondano, Dumas Alessandro, educatori, egemonia intellettuale, egemonia morale, elaboratori, elemento intellettuale indigeno, esigenze artistiche, esigenze intellettuali, esigenze intellettuali del popolo, esperienza letteraria, Flammarion, folclore pagano, fondazione dello Stato italiano, Fontenay Paolo, formazione politico-nazionale unitaria, forza di espansività, Fracchia Umberto, francese, Francia, funzione educatrice nazionale, funzioni organiche, gesuita, gesuitismo, giornali, giornali puramente politici o d'opinione, grande diffusione, grandi romanzieri russi, gruppo familiare, guerra, Guerrazzi, gusto, gusto del popolo, ideologia del popolo, indifferentismo, intellettuale tipico moderno, intellettuali, intellettuali cattolici, intellettuali laici, intellettuali stranieri, intellettualità del popolo-nazione, interesse, intuizione psicologica, Invernizio Carolina, Italia, Italia Letteraria, Italia meridionale, Italia popolare, laici, laicismo, lavoro, letteratura artistica, letteratura avventurosa, letteratura cattolica, letteratura di classe, letteratura di divulgazione scientifica, letteratura francese d'appendice, letteratura italiana, letteratura laica inglese, letteratura laica tedesca, letteratura moderna, letteratura narrativa, letteratura nazionale, letteratura nazionale-popolare, letteratura popolare, letteratura popolare artistica, letteratura popolare francese, letteratura popolare scientifica, letteratura scientifica, letteratura straniera non popolare, letteratura straniera popolare, lettori, lettori di giornali, libri cattolici, libri stranieri, lingue slave, lotta politica, Manzoni Alessandro, Martini Ferdinando, Mastriani F., Mioni Ugo, missionari, moderno umanesimo, montagne, moralità laica e umanistica, movimento nazionale, movimento politico-popolare, narrativa, nazionale, nazionale-popolare, Nazione, Ojetti Ugo, opinione del giornale, opinioni politiche, organismi politico-finanziari, organizzazione della chiesa, origine popolana, Ottocento francese, padre Secchi, Palmieri, Papini Giovanni, patrie lettere, Pégaso, Pia dei Tolomei, Pindemonte Ippolito, Pirandello Luigi, poesia, Ponson du Terrail, popolare, popolarità della letteratura artistica, popolino, popolo, popolo minuto, popolo-nazione, preoccupazioni familiari, provvedimenti governativi, punto di vista nazionale, questione della lingua, raffinata cultura, razza, religione, Resto del Carlino, romanzi, romanzo cavalleresco medievale, romanzo d'appendice, romanzo geografico d'avventure, romanzo moderno italiano, scienze della natura, scrittori, scrittori paesani popolari, scrittori stranieri, Secolo, sentimenti popolari, significato ristretto ideologicamente, sovranità, sovranità nazionale, sovranità popolare, Stato, stato di superstizione, storia, successo finanziario, successo politico, teatro, Toscana, tradizione astratta, tradizione di casta, tradizione libresca, unità della lingua, unità intellettuale, unità morale, uomo del popolo, valori letterari, Xavier de Montépin
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Nesso di problemi
Quaderno 21 (XVII) § (1) Polemiche sorte nel periodo di formazione della nazione italiana e della lotta per l’unità politica e territoriale e che hanno continuato e continuano ad ossessionare almeno una parte degli intellettuali italiani. Alcuni di tali problemi … Continua a leggere
Pubblicato in Letteratura, Quaderno 21
Contrassegnato antistatalismo, apoliticismo, apoliticismo intimo, arte, avvenire, biografie di briganti, Bonghi Ruggero, civiltà, classi dirigenti, classi intellettuali, concetti estetici di origine crociana, condizioni generali dell'Italia, condizioni peculiari italiane, contenuto estrinseco all'arte, Corradini Enrico, coscienza dell'unità organica, cultura, dualismo letterario tradizionale, fatalismo, formazione della nazione italiana, forze internazionali, forze interne, francese, Francia, futurismo, guerra del 1915-18, Impero Romano, impostazione consequenziaria, impostazione critica, innovazioni politiche, insieme collegato e coerente, intellettuali italiani, interessi polemici immediati, Italia, Italia moderna, Lacerba, letteratura italiana, letteratura per l'infanzia, letteratura popolare, letteratura regionale, lingua, lingua nazionale, lotta nazionale, lotta per l'unità politica e territoriale, lotte religiose, Manzoni Alessandro, Marinetti Filippo Tommaso, Martini Ferdinando, melodramma, moralismo nell'arte, nazionalismo, Nazione, nazione italiana, nazione italiana di tipo moderno, nesso di coordinazione, nesso di subordinazione, paesi germanici, Papini Giovanni, Pascoli Giovanni, passato, popolarità del Risorgimento, popolo, popolo italiano, popolo regionale, pregiudizio retorico, progresso, prospettiva storica, questione del romanzi, questione del romanzo popolare, questione di una riforma intellettuale e morale, rapporto tra arte e vita, regresso, religione cristiana, retorica nazionale verbosa, ribellismo, Riforma protestante, riforma religiosa, Rinascimento, Risorgimento, rivoluzionario, rivoluzione, rivoluzione francese, rivoluzione popolare, Roma antica, romanticismo, romanticismo italiano, romanzo, romanzo anticlericale, romanzo d'appendice, romanzo d'avventura, romanzo poliziesco, romanzo popolare musicato, romanzo scientifico, scrittori italiani, sede del papato, soluzione politico-sociale concreta e coerente, sovversivismo, Stati moderni, storia dell'arte, storia della cultura, strapaese, Sturm und Drang popolaresco, teatro dialettale, teatro in lingua, teatro italiano, trattazione in forma astrattamente culturale, trattazione in forma intellettualistica, Umanesimo, unità culturale italiana, unità della lingua, vita culturale italiana, vita nazionale, vita nazionale unitaria, Voce
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Letteratura popolare
Quaderno 17 (IV) § (38) 〈I.〉 Accanto alle quistioni come: «Perché la letteratura italiana non è popolare in Italia?», «Esiste un teatro italiano?» ecc. è da porre l’altra: «È necessario in Italia provocare una riforma religiosa come quella protestante» – e … Continua a leggere
Pubblicato in Letteratura popolare, Quaderno 17
Contrassegnato alessandrinismo, apoliticismo, astatalismo, Circolo filologico, classe colta, concezione dell'uomo, concezione della vita, condotta civile, condotta individuale, cultura, cultura italiana, De Sanctis Francesco, democrazia quarantottesca, diffusione nazionale-popolare, dramma, etica, Europa occidentale, fede, fermento critico, filosofia, forma intellettualistica, Gentile Giovanni, guerra del 1915, impopolarità, importanza culturale, industria moderna, intellettuali, intellettuali italiani, Italia, letteratura, letteratura italiana, lotte per l'indipendenza nazionale, masse operaie, modo di vivere, movimento di andare al popolo, Nuova antologia, Pirandello Luigi, popolo italiano, populismo, rapporto tra arte e vita, ribellismo, riforma intellettuale, riforma morale, Riforma protestante, riforma religiosa, ripresa reazionaria, Risorgimento, rivoluzionario, rivoluzione, rivoluzione francese, rivoluzione popolare, romanzo, romanzo d'appendice, romanzo naturalista, scienza, Sinistra parlamentare, teatro, teatro italiano, unità della lingua, unità nazionale, vita, Weltanschauung
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Letteratura popolare
Quaderno 17 (IV) § (29) Articolo di Andrea Moufflet nel «Mercure de France» del 1° febbraio 1931 sul romanzo d’appendice. Il romanzo d’appendice, secondo il Moufflet, è nato dal bisogno di illusione, che infinite esistenze meschine provavano, e forse provano ancora, quasi a … Continua a leggere
Pubblicato in Letteratura popolare, Quaderno 17
Contrassegnato appendicista, aspirazioni democratiche, classi alte, classici, classici greci, commercio, contenuto popolare, direttore del giornale, Dostojevskij Fëdor, Dumas Alessandro, editore Lacroix, estetica popolare, genere letterario, grandi romanzieri russi, gusto degli autori, gusto del pubblico, Hugo Victor, indirizzo politico-sociale, lato commerciale della letteratura, letteratura commerciale, letteratura pornografica, Mercure de France, Miserabili, Moufflet Andrea, musica, nobili, Nouvelles Littéraires, periodi storico-politici, popolo, popolo contenutista, Radcliffe, romanzo d'appendice, romanzo d'appendice classico, romanzo d'appendice democratico, romanzo d'avventura, romanzo d'intrigo, romanzo della malavita, romanzo giallo, romanzo poliziesco, romanzo tenebroso, Rosny J.H., Shakespeare William, snobismo, stile, Sue Eugène, Tolstoi Leone, Verdi Giuseppe
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Letteratura popolare
Quaderno 14 (I) § (17) Se è vero che la biografia romanzata continua, in un certo senso, il romanzo storico popolare tipo A. Dumas padre, si può dire che da questo punto di vista, in questo particolare settore, in Italia … Continua a leggere
Pubblicato in Letteratura popolare, Quaderno 14
Contrassegnato biografia romanzata, Casa editrice Corbaccio, classe dirigente, Conrad Joseph, cultura superiore, Dumas Alessandro padre, giallo, Italia, London Kack, Mac-Orlan, Malraux, Mazzucchelli, piccola borghesia rurale e urbana, pubblico popolare, romanzo d'appendice, romanzo d'avventure, romanzo poliziesco, romanzo popolare, romanzo storico popolare, Stevenson RobertLouis
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I° Origini popolaresche del «superuomo»
Quaderno 8(XXVIII) § (242) Lo si trova nel basso romanticismo del romanzo d’appendice: in Dumas padre: Conte di Montecristo, Athos, Giuseppe Balsamo, per esempio. Ora: molti sedicenti nicciani non sono che… dumasiani che più tardi, con imparaticci nicciani, hanno «giustificato» … Continua a leggere
Pubblicato in Filosofia, Quaderno 8
Contrassegnato Athos, basso romanticismo, Conte di Montecristo, Dumas Alessandro, dumasiani, Giuseppe Balsamo, romanzo d'appendice, sedicenti nicciani, superuomo
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Risorgimento. Garibaldi e la frase del «metro cubo di letame»
Quaderno 8 (XXVIII) § (139) Nell’articolo Garibaldi e Pio IX («Corriere della Sera» del 15 aprile 1932) A. Luzio scrive che «va escluso assolutamente che fosse sua (di Garibaldi) una lettera in cui il vecchio Pontefice veniva oltraggiato con l’epiteto volgare di … Continua a leggere
Pubblicato in Quaderno 8, Storia
Contrassegnato Abba Giulio Cesare, cardinal Antonelli, Carducci Giosué, Corriere della Sera, Garibaldi Giuseppe, Luzio Alessandro, Papa, Pio IX, pontefice, provvidenza, Risorgimento, romanzo d'appendice, unità italiana
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