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Archivi tag: letteratura italiana
Luigi Capuana
Quaderno 23 (VI) § (39) Estratto da un articolo di Luigi Tonelli, Il carattere e l’opera di Luigi Capuana («Nuova Antologia», 1° maggio 1928): «Re Bracalone (romanzo fiabesco: il secolo XX è creato, per forza d’incanto, nello spazio di brevi giorni, … Continua a leggere
Pubblicato in Critica letteraria, Quaderno 23
Contrassegnato Capuana Luigi, commedie, comunità dei beni, conversazione intima, coscienza nazionale, cultura, cultura nazionale-siciliana, cultura non nazionale, cultura regionale, dialetti regionali, dialetto, dialogo teatrale, dignità nazionale, disarmo, elementi del popolo, errori di pronuncia, esperanto, fatto nazionale, fisionomia culturale cosmopolitica, giornaletto crispino di provincia, governo irresponsabile, grado di nazionalizzazione del patrimonio linguistico, grado di unità linguistica nazionale, infatuazione internazionalista socialistoide, Italia, italiano parlato, letteratura italiana, lingua cosmopolita, lingua letteraria, lingua nel teatro, lingue popolari, nozioni parziali, Nuova antologia, pace universale, parlata del popolo, parlata famigliare, paternalismo anacronistico, Pirandello Luigi, problemi culturali nazionali, questione della lingua, ricchezza espressiva individuale, ricchezza espressiva possibile, riguardo ideologico, romanzo fiabesco, secolo XX, sentimenti, sentimenti parziali, Stato, storicità della lingua, storicità di massa, teatri dialettali, teatro dialettale, teatro nazionale, teatro nazionale italiano, tempi primitivi, Tonelli Luigi, uguaglianza economica, vocabolario
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Letteratura di guerra
Quaderno 23 (VI) § (28) Vedere il capitolo IX: «Guerre et Littérature» del volume di B. Cremieux sulla Littérature Italienne (ed. Kra, 1928, pp. 243 sgg.). Per il Cremieux la letteratura italiana di guerra segna una scoperta del popolo da parte … Continua a leggere
Pubblicato in Critica letteraria, Quaderno 23
Contrassegnato America, anglosassoni, Colombo Cristoforo, Cremieux B., letterati, letteratura di guerra, letteratura italiana, letteratura italiana di guerra, scoperta del popolo, spagnoli
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Concetto di «nazionale-popolare»
Quaderno 21 (XVII) § (5) In una nota della «Critica Fascista» del 1° agosto 1930 si lamenta che due grandi quotidiani, uno di Roma e l’altro di Napoli, abbiano iniziato la pubblicazione in appendice di questi romanzi: Il conte di Montecristo … Continua a leggere
Pubblicato in Letteratura popolare, Quaderno 21
Contrassegnato Abissinia, America, Ansaldo Giovanni, antinazionale, apologetica gesuitica, articolazione, astronomi, astronomia, attività intellettuale, autori, Béranger, belle lettere, Bianchi Michele, Bonghi Ruggero, capacità logica d'intuizione, cardinal Massaja, Caro Annibal, casta, cattolici, chansonnier, classe colta, classi popolari, compito storico, concezione del mondo, conclusioni realistiche, contadino pugliese, contadino siciliano, Controriforma, coscienza morale del popolo-nazione, Critica fascista, cronaca dei fatti diversi, cultura laica, cultura nazionale-popolare, D'Annunzio Gabriele, dovere mondano, Dumas Alessandro, educatori, egemonia intellettuale, egemonia morale, elaboratori, elemento intellettuale indigeno, esigenze artistiche, esigenze intellettuali, esigenze intellettuali del popolo, esperienza letteraria, Flammarion, folclore pagano, fondazione dello Stato italiano, Fontenay Paolo, formazione politico-nazionale unitaria, forza di espansività, Fracchia Umberto, francese, Francia, funzione educatrice nazionale, funzioni organiche, gesuita, gesuitismo, giornali, giornali puramente politici o d'opinione, grande diffusione, grandi romanzieri russi, gruppo familiare, guerra, Guerrazzi, gusto, gusto del popolo, ideologia del popolo, indifferentismo, intellettuale tipico moderno, intellettuali, intellettuali cattolici, intellettuali laici, intellettuali stranieri, intellettualità del popolo-nazione, interesse, intuizione psicologica, Invernizio Carolina, Italia, Italia Letteraria, Italia meridionale, Italia popolare, laici, laicismo, lavoro, letteratura artistica, letteratura avventurosa, letteratura cattolica, letteratura di classe, letteratura di divulgazione scientifica, letteratura francese d'appendice, letteratura italiana, letteratura laica inglese, letteratura laica tedesca, letteratura moderna, letteratura narrativa, letteratura nazionale, letteratura nazionale-popolare, letteratura popolare, letteratura popolare artistica, letteratura popolare francese, letteratura popolare scientifica, letteratura scientifica, letteratura straniera non popolare, letteratura straniera popolare, lettori, lettori di giornali, libri cattolici, libri stranieri, lingue slave, lotta politica, Manzoni Alessandro, Martini Ferdinando, Mastriani F., Mioni Ugo, missionari, moderno umanesimo, montagne, moralità laica e umanistica, movimento nazionale, movimento politico-popolare, narrativa, nazionale, nazionale-popolare, Nazione, Ojetti Ugo, opinione del giornale, opinioni politiche, organismi politico-finanziari, organizzazione della chiesa, origine popolana, Ottocento francese, padre Secchi, Palmieri, Papini Giovanni, patrie lettere, Pégaso, Pia dei Tolomei, Pindemonte Ippolito, Pirandello Luigi, poesia, Ponson du Terrail, popolare, popolarità della letteratura artistica, popolino, popolo, popolo minuto, popolo-nazione, preoccupazioni familiari, provvedimenti governativi, punto di vista nazionale, questione della lingua, raffinata cultura, razza, religione, Resto del Carlino, romanzi, romanzo cavalleresco medievale, romanzo d'appendice, romanzo geografico d'avventure, romanzo moderno italiano, scienze della natura, scrittori, scrittori paesani popolari, scrittori stranieri, Secolo, sentimenti popolari, significato ristretto ideologicamente, sovranità, sovranità nazionale, sovranità popolare, Stato, stato di superstizione, storia, successo finanziario, successo politico, teatro, Toscana, tradizione astratta, tradizione di casta, tradizione libresca, unità della lingua, unità intellettuale, unità morale, uomo del popolo, valori letterari, Xavier de Montépin
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Il pubblico e la letteratura italiana
Quaderno 21 (XVII) § (4) In un articolo pubblicato dal «Lavoro» e riportato in estratti dalla «Fiera Letteraria» del 28 ottobre 1928, Leo Ferrero scrive: «Per una ragione o per l’altra si può dire che gli scrittori italiani non abbiano … Continua a leggere
Pubblicato in Letteratura popolare, Quaderno 21
Contrassegnato ammirazione convenzionale, aspirazioni profonde, clima di ammirazione, contenuto intellettuale e morale, cultura degradata, egemonia culturale, elemento di civiltà, elemento di cultura, Ferrero Leo, Fiera Letteraria, lavoro, letteratura, letteratura d'appendice, letteratura d'arte, letteratura italiana, letteratura nazionale, letteratura popolare, Nazione, nazione-popolo, nome collettivo, opera d'arte, pubblico, scrittori italiani, sviluppo storico
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Nesso di problemi
Quaderno 21 (XVII) § (1) Polemiche sorte nel periodo di formazione della nazione italiana e della lotta per l’unità politica e territoriale e che hanno continuato e continuano ad ossessionare almeno una parte degli intellettuali italiani. Alcuni di tali problemi … Continua a leggere
Pubblicato in Letteratura, Quaderno 21
Contrassegnato antistatalismo, apoliticismo, apoliticismo intimo, arte, avvenire, biografie di briganti, Bonghi Ruggero, civiltà, classi dirigenti, classi intellettuali, concetti estetici di origine crociana, condizioni generali dell'Italia, condizioni peculiari italiane, contenuto estrinseco all'arte, Corradini Enrico, coscienza dell'unità organica, cultura, dualismo letterario tradizionale, fatalismo, formazione della nazione italiana, forze internazionali, forze interne, francese, Francia, futurismo, guerra del 1915-18, Impero Romano, impostazione consequenziaria, impostazione critica, innovazioni politiche, insieme collegato e coerente, intellettuali italiani, interessi polemici immediati, Italia, Italia moderna, Lacerba, letteratura italiana, letteratura per l'infanzia, letteratura popolare, letteratura regionale, lingua, lingua nazionale, lotta nazionale, lotta per l'unità politica e territoriale, lotte religiose, Manzoni Alessandro, Marinetti Filippo Tommaso, Martini Ferdinando, melodramma, moralismo nell'arte, nazionalismo, Nazione, nazione italiana, nazione italiana di tipo moderno, nesso di coordinazione, nesso di subordinazione, paesi germanici, Papini Giovanni, Pascoli Giovanni, passato, popolarità del Risorgimento, popolo, popolo italiano, popolo regionale, pregiudizio retorico, progresso, prospettiva storica, questione del romanzi, questione del romanzo popolare, questione di una riforma intellettuale e morale, rapporto tra arte e vita, regresso, religione cristiana, retorica nazionale verbosa, ribellismo, Riforma protestante, riforma religiosa, Rinascimento, Risorgimento, rivoluzionario, rivoluzione, rivoluzione francese, rivoluzione popolare, Roma antica, romanticismo, romanticismo italiano, romanzo, romanzo anticlericale, romanzo d'appendice, romanzo d'avventura, romanzo poliziesco, romanzo popolare musicato, romanzo scientifico, scrittori italiani, sede del papato, soluzione politico-sociale concreta e coerente, sovversivismo, Stati moderni, storia dell'arte, storia della cultura, strapaese, Sturm und Drang popolaresco, teatro dialettale, teatro in lingua, teatro italiano, trattazione in forma astrattamente culturale, trattazione in forma intellettualistica, Umanesimo, unità culturale italiana, unità della lingua, vita culturale italiana, vita nazionale, vita nazionale unitaria, Voce
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Letteratura popolare
Quaderno 17 (IV) § (38) 〈I.〉 Accanto alle quistioni come: «Perché la letteratura italiana non è popolare in Italia?», «Esiste un teatro italiano?» ecc. è da porre l’altra: «È necessario in Italia provocare una riforma religiosa come quella protestante» – e … Continua a leggere
Pubblicato in Letteratura popolare, Quaderno 17
Contrassegnato alessandrinismo, apoliticismo, astatalismo, Circolo filologico, classe colta, concezione dell'uomo, concezione della vita, condotta civile, condotta individuale, cultura, cultura italiana, De Sanctis Francesco, democrazia quarantottesca, diffusione nazionale-popolare, dramma, etica, Europa occidentale, fede, fermento critico, filosofia, forma intellettualistica, Gentile Giovanni, guerra del 1915, impopolarità, importanza culturale, industria moderna, intellettuali, intellettuali italiani, Italia, letteratura, letteratura italiana, lotte per l'indipendenza nazionale, masse operaie, modo di vivere, movimento di andare al popolo, Nuova antologia, Pirandello Luigi, popolo italiano, populismo, rapporto tra arte e vita, ribellismo, riforma intellettuale, riforma morale, Riforma protestante, riforma religiosa, ripresa reazionaria, Risorgimento, rivoluzionario, rivoluzione, rivoluzione francese, rivoluzione popolare, romanzo, romanzo d'appendice, romanzo naturalista, scienza, Sinistra parlamentare, teatro, teatro italiano, unità della lingua, unità nazionale, vita, Weltanschauung
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Letteratura italiana
Quaderno 15 (II) § (24) È da tener nota della grande Storia della Letteratura Italiana di Giuseppe Zonta, in quattro grossi volumi, con note bibliografiche di Gustavo Balsamo-Crivelli, pubblicata dall’Utet di Torino, per la speciale attenzione che l’autore pare abbia dato all’influsso sociale nello svolgimento dell’attività … Continua a leggere
Pubblicato in Letteratura, Quaderno 15
Contrassegnato Balsamo-Crivelli Gustavo, filologia, influsso sociale, Italia Letteraria, letteratura italiana, storia della letteratura italiana, Zonta Giuseppe
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Caratteri non nazionali-popolari della letteratura italiana
Quaderno 15 (II) § (20) Polemica svoltasi nell’«Italia Letteraria», nel «Tevere», nel «Lavoro Fascista», nella «Critica Fascista» tra «contenutisti» e «calligrafi». Pareva da alcuni accenni che Gherardo Casini (Direttore del «Lavoro fascista» e redattore capo della «Critica fascista») dovesse impostare almeno criticamente in … Continua a leggere
Pubblicato in Letteratura, Quaderno 15
Contrassegnato affari di borsa, arte politica, brigantaggio, calligrafi, carattere cosmopolitico, caratteri non nazionali-popolari, Casini Gherardo, circolarità delle categorie spirituali, civiltà letteraria, classicismo, combinazione eterogenea di elementi, complesso nazionale, contenutisti, contenuto nazionale, Critica fascista, critica letteraria, Croce Benedetto, espressione statale, espressone legislativa, esteta, fatto bruto, fatto di forza, fatto economico-politico, fatto estetico, fatto morale, forma culturale, forma culturale organica, forze civili, forze materiali e politiche, intellettuali, Italia, Italia Letteraria, Lao-Tse, Lavoro fascista, Leopardi Giacomo, letteratura, letteratura italiana, lotte materiali e politiche, momento artistico, mondo intellettuale, mondo morale, mondo poetico, nuova civiltà, nuova cultura, nuova originale letteratura, opera d'arte, paese arretrato, politica, pura economicità, pura forma, romanticismo, romanticismo di maniera, scetticismo, scienza politica, sensismo, sensismo settecentesco, storia, storicità dell'arte, stracittà, strapaese, teorie di Benedetto Croce, Tevere, vecchia cultura, vita statale
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Caratteri non popolari-nazionali della letteratura italiana
Quaderno 15 (II) § (14) Sarà da vedere un discorso sul tema «Gli italiani e il romanzo», tenuto da Angelo Gatti e riprodotto in parte dall’«Italia Letteraria» del 9 aprile 1933. Una notazione interessante pare quella che tocca i rapporti tra … Continua a leggere
Pubblicato in Letteratura popolare, Quaderno 15
Contrassegnato atteggiamento esteriore, caratteri non nazionali-popolari, classi alte, contenuto umano nazionale-popolare, contenuto universale, dirigere, dominare, Francia, Galateo, Gatti Angelo, Gozzi Gaspare, Guicciardini Francesco, Italia Letteraria, italiani, letteratura italiana, moralisti, moralisti francesi, Ricordi politici e civili, romanzieri, romanzo
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