Mino Maccari e l’americanismo

Quaderno 22 (V)
§ (7)

Dal Trastullo di Strapaese di Mino Maccari (Firenze, Vallecchi, 1928):

Per un ciondolo luccicante | Il tuo paese non regalare: | Il forestiero è trafficante | Dargli retta non è affare | Se tu fossi esperto e scaltro | Ogni mistura terresti discosta: | Chi ci guadagna è sempre quell’altro | Che la tua roba un mondo costa | Val più un rutto del tuo pievano | Che l’America e la sua boria: | Dietro l’ultimo italiano | C’è cento secoli di storia | 〈…〉 Tabarino e ciarlestone | Ti hanno fatto dare in ciampanelle | O Italiano datti al trescone | Torna a mangiare il centopelle | Italiano torna alle zolle | Non ti fidar delle mode di Francia | Bada a mangiar pane e cipolle | E terrai a dovere la pancia.

Il Maccari, però, è andato a fare il redattore capo della «Stampa» di Torino e a mangiar pane e cipolle nel centro più stracittadino e industriale d’Italia.

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