Quaderno 17 (IV)
§ (36)
Dall’Enciclopedia Italiana (articolo “Guerra”, p. 79): «Troppi scrittori del Secondo Impero sembrano convinti che la retorica – cui danno facile esca i gradi episodi guerrieri della Rivoluzione e del Primo Impero – basti a tener alto lo spirito militare e che l’alto spirito militare basti da solo a neutralizzare l’altrui eventuale superiorità tecnica».
Questa affermazione se è giusta nella critica militare è ancor più perentoria nella critica dell’azione politica. Forse in un solo aspetto dell’azione politica e cioè in quello elettoralistico nei regimi ultrademocratici liberali può esser vero che la retorica e «l’alto spirito» di lotta (cartacea) può sostituire la preordinazione tecnica minuziosa e organica e dare quindi «strepitose» vittorie. Questo giudizio può essere trasferito nella serie di note «Machiavelli» nella parte in cui si analizzano i diversi momenti di una situazione e specialmente nel momento più immediato in cui ogni situazione culmina e si risolve effettivamente, cioè diventa storia.