Grande potenza. Politica estera

Quaderno 9 (XIV)
§ (16)

«Così la politica estera italiana, mirando sempre alla stessa mèta, è stata sempre rettilinea, e le sue pretese oscillazioni sono state in realtà determinate soltanto dalle incertezze e dalle contraddizioni altrui, com’è inevitabile nel campo internazionale dove infiniti sono gli elementi in contrasto» (Aldo Valori, «Corriere della Sera» del 12 maggio 1932). Che siano infiniti gli elementi di squilibrio di un sistema politico internazionale, è vero, ma appunto per ciò il sistema deve essere stabilito in modo che, nonostante le fluttuazioni «esterne», la propria linea non oscilli. La linea di uno Stato egemonico (cioè di una grande potenza) non oscilla perché esso stesso determina la volontà altrui, e non ne è determinato, perché si fonda su ciò che vi è di permanente e non di casuale e immediato nelle altrui volontà.

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