Passato e presente. L’individuo e lo Stato

Quaderno 6 (VIII)
§ (109)

Come la situazione economica è mutata a «danno» del vecchio liberalismo: è vero che ogni cittadino conosce i suoi affari meglio di chiunque altro nelle attuali condizioni? è vero che avviene, nelle attuali condizioni, una selezione secondo i meriti? «Ogni cittadino», in quanto non può conoscere [e specialmente non può controllare] le condizioni generali in cui gli affari si svolgono data l’ampiezza del mercato mondiale e la sua complessità, in realtà non conosce neanche i propri affari: necessita delle grandi organizzazioni industriali, ecc. Inoltre lo Stato, col regime sempre più gravoso delle imposte, colpisce i cittadini propri, ma non può colpire i cittadini delle altre nazioni (meno tassate, o con regimi di tasse che distribuiscono diversamente le imposte); i grandi Stati, che devono avere grandi spese per servizi pubblici imponenti (compresi esercito, marina, ecc.) colpiscono di più i cittadini propri (se aggiunge la disoccupazione sussidiata, ecc.). Ma l’intervento dello Stato con le tariffe doganali crea una nuova base? Lo Stato, con le tariffe «sceglie» tra i cittadini quelli da proteggere anche se non «meritevoli», ecc., scatena una lotta tra i gruppi per la divisione del reddito nazionale, ecc.

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