Croce e gli intellettuali

Quaderno I (XVI)
§ (157)

Che importanza ha avuto il suo libro sulla Storia d’Italia dal 71 al 1915? È interessante osservare lo spostamento del Croce dalla posizione «critica» a quella «attiva». Il libro di Bonomi su Bissolati. Il libro di Zibordi su Prampolini. La traduzione di Schiavi del libro di De Man. Il libro di De Man serve di ponticello.

È interessante però la lettera di Orazio Raimondo riportata dal Castellano nel suo libro Introduzione alle opere di Benedetto Croce. Dimostra che anche prima, l’influenza del Croce si era fatta sentire per meati che rimanevano incontrollati: proprio Raimondo, massone e vero massone, cioè imbevuto dell’ideologia massonica fino alle ossa, e democratico; nella sua difesa della (Tiepolo?) c’è tutto il teismo massonico in forma chiara ed evidente.

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